13^ Tappa del Giro d’Italia
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Percorso
Tappa caratterizzata da 150 km perfettamente pianeggianti di risalita della Pianura Padana attraverso strade a volte ampie a volte ristrette, sostanzialmente rettilinee che portano al primo passaggio in centro a Monselice dove inizia un quasi-circuito di circa 40 km molto impegnativo caratterizzato da due muri in sequenza. Dopo Galzignano Terme la corsa affronta il Roccolo attraverso la concatenazione di 3 salite diverse (il Muro di Vallorto max 20%, la salita di Castelnuovo e il Roccolo vero e proprio max 17%) su strade mediamente ristrette con fondo sostanzialmente buono. Discesa veloce su Cinto Euganeo per affrontare il Muro di Calaone da Rivadolmo (max 18%) prima dell’ultima veloce parte di tappa.
Ultimi km
Ultimi 15 km con la veloce discesa di Calaone su Este lungo una strada larga con ampi tornanti. Dopo Este si raggiunge Monselice attraverso strade pianeggianti e rettilinee. Da segnalare circa a 3km dall’arrivo l’ingresso nell’abitato attraverso un sottopasso ferroviario e l’ultima curva a gomito verso sinistra a 400 m dall’arrivo che immette nel rettilineo finale su asfalto largo 8 m.
Cervia-Monselice, unite dal Giro d’Italia
di Riccardo Ghidotti scrittore
Non è solo un titolo dato ad una giornata del Giro d’Italia 2020. E’ bastato un trattino grafico tra le due città e subito la nostra curiosità ci porta ad abbinarle – seppur distanziate da ben 150 chilometri – in un felice immaginario che trova nella gara sulle due ruote la sua soddisfazione, il suo compimento.
Cervia-Monselice, cosa accomuna?
Solo il nastro d’asfalto del Giro D’Italia?
Certamente che no.
Cervia sul litorale romagnolo dell’Adriatico che fu della Serenissima, prima ancora d’essere possesso Pontificio.
Cervia, rara oasi della storica Salina, persistente e inconfondibile paesaggio d’altri tempi.
A Cervia alberga la Sezione Promozione Umana, Sociale e Sport della Biblioteca dell’Aeronautica Militare al Comando del 5° Stormo.
Di questa città balneare Grazia Deledda ne fece asilo e sollievo per le sue vacanze; riamata e celebrata concittadina, tanto da far evocare per ogni dove le più belle pagina dell’illustre Nobel per la Letteratura.
Cervia città amica delle donne. Ovunque per strade e piazze sono ricordate concittadine meritevoli nella fatica e nella gioia, all’insegna di un girasole in campo azzurro, come il cielo come il mare.
L’altalena della storia oscilla tra le due magnifiche comunità.
Fin dal Medioevo accumunate dalla stessa vocazione di accoglienza per i pellegrini e viandanti: Cervia sulla Romea-Adriatica, Monselice sulla Romea-Germanica. Un simbolo per tutti: dalla torre di San Michele dell’antico porto marino, il tempo è scandito dai rintocchi di quarto in quarto, come il poeta Giorgio Caproni celebra nella sua memorabile poesia “Monselice” riferita ai rintocchi dell’orologio della Torre Civica. Cervia è la porta sud del Parco Regionale del Delta del Po, Monselice lo è per il Parco Regionale dei Colli Euganei.
Monselice, con l’arrivo della 13a tappa del Giro, è consapevole che date come venerdì 16 ottobre 2020 càpitano raramente, una volta in un secolo: ed è subito storia.
Questa data cade proprio a 120 anni dalla fondazione della prima Associazione Ciclistica di Monselice, avvenuta nel novembre 1900. Un sodalizio nato per unire la passione di allora per le biciclette a “ruota alta” ben raccontata in tono ilare nelle pagine autobiografiche dello storico cittadino Celso Carturan. Oltre cento anni di amore per la bicicletta, oggi coronata dall’accoglienza della carovana della Maglia Rosa Pantone 190C onorando Armando Cougnet. Anche la valorizzazione femminile sta muovendo a Monselice i primi passi concreti grazie alla Commissione Comunale per le Pari Opportunità, ed attende l’adozione di un simbolico fiore. Noi proponiamo l’orchidea gioiello fragile autunnale dei nostri Colli, foriera di grazia giacché mentre il paesaggio imbruna essa ci regala una splendida argentea fioritura. Monselice città imperiale federiciana è in vetrina nazionale con i suoi più significativi monumenti, il Castello, la Pieve, il Sacro Monte, e quant’altro può offrire. Monselice bella di laboriosa gente, di tradizioni culturali e culinarie, ospitale come Cervia. Orgogliosamente vanto di questa Italia provinciale ed eccellente.